Angela Cesario, educatrice, svolge servizio di supporto scolastico e domiciliare per minori con disabilità nella zona del Perugino dal 1991.
“Lavorando con i bambini è difficile mantenere le distanze, con mascherine, guanti e disinfettati. Sicuramente si lavora con ritmo più lento e si fa quello che si può, ma di certo non si possono svolgere quelle attività che si facevano prima. Quindi stiamo molto fuori, in giardino, lavoriamo con percorsi di mobilità e attività di gioco che possiamo controlliamo a distanza. La mascherina in alcuni ragazzi ha suscitato curiosità e poi è diventato un gioco, non è percepita come una negatività. Le famiglie ci hanno subito chiesto di organizzarci per rispettare le regole e si sono offerti di provvedere ai dispositivi di protezione individuale nel caso ne fossimo sprovvisti, per continuare a lavorare con i loro figli. Lo facciamo, anche se con un po’ di angoscia, perché anche se non abbiamo sintomi della malattia, l’ansia c’è. Prendiamo tutte le precauzioni, ma non è come prima, non abbiamo certezze se non la correttezza dei nostri comportamenti”.