PERUGIA – Casa di Rosa a Sansepolcro è un centro diurno che ospita disabili adulti e fornisce prestazioni sulla base di progetti individualizzati, pensati e messi a punto in sinergia con i servizi territoriali e l’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana. Le famiglie sono direttamente coinvolte nei progetti, così come è valorizzato il rapporto con il territorio, con i commercianti e le associazioni sportive e sociali della zona è un tratto distintivo di Casa di Rosa, ulteriormente rafforzato in questo periodo di emergenza sanitaria e sociale dovuta al Covid-19, per creare occasioni di inclusione per gli assistiti.
“Il Covid poteva tagliarci le gambe, ma non è stato così. Abbiamo avuto e ci sono ancora difficoltà, ma andiamo avanti – racconta Elisabetta Begni, operatrice del centro – I nostri ospiti continuano a fare attività di artigianato all’interno, creando oggettistica in feltro o ceramica, coltivano l’orto e i prodotti vengono condivisi con le famiglie”.
Quello che difetta è l’attività esterna, di incontro con le persone al di fuori di Casa di Rosa. “Agli ospiti manca il contatto con le persone. Prima si sentivano parte di una comunità – prosegue Elisabetta – Si facevano gite oppure in agriturismo a cogliere le olive. I ragazzi hanno partecipato alla corsa con bici storiche ‘Intrepida’, intagliavano la frutta nei bar ad Anghiari e con l’associazione Carnevale di Anghiari si lavorava agli addobbi e poi salivano sul carro per la sfilata e a Settembre partecipavano con il “Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro ai “Giochi di Bandiera” nella piazza della città. Prima o poi torneranno tutti questi momenti”.
Le iniziative, lentamente, riprendono, come ‘Giù la maschera’ con i commercianti di Sansepolcro e Anghiari che hanno esposto nelle loro vetrine le maschere realizzate dai ragazzi del centro. “Adesso faremo il campionato di bocce online, grazie all’affiliazione con l’Asd Bocciofila Biturgia e alla FIB Toscana che ha regalato al centro un tappeto e le bocce da indoor per giocare all’interno e si gioca a basket grazie al canestro donato dall’associazione sportiva Dukes – prosegue Elisabetta – In questo momento di difficoltà abbiamo cercato di mantenere la normalità per il bene dei nostri ospiti, alleggerendo le loro giornate e continuando a coltivare i rapporti di amicizia con enti e associazioni del territorio, di cui i ragazzi hanno sempre fatto parte. Sono cambiate le abitudini e le azioni, ma i gesti sono rimasti sempre quelli”.
Casa di Rosa è un servizio attivo da più di venti anni, gestito da Sean, cooperativa sociale nata nel 1980 a Sansepolcro che ha sempre operato da allora in Valtiberina. Con la chiusura di Sean, avvenuta nel 2020, la piena continuità operativa è stata garantita dal Consorzio Sociale Chora (di cui Sean faceva parte) che ha affidato la gestione alla Cooperativa Sociale Polis, altra cooperativa con grande esperienza e competenze specifiche. Il servizio è svolto da cinque operatori e da un educatore, che si occupano di 21 persone (adesso ridotte a 12), è finanziato dalla Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, con la quale vengono studiati e redatti i progetti da realizzare, e mantiene rapporti molto stretti con i Comuni di Sansepolcro e Anghiari. Casa di Rosa è anche sui social con la pagina Facebook: https://www.facebook.com/casadirosadiurno.