La pandemia ha costretto a ripensare i modi di rapportarsi tra le persone, obbligati da mascherine e distanziamento. In tanti hanno sofferto la lontananza di amici, parenti e anche di figure che partecipano alla quotidianità delle loro vite, come gli operatori socio assistenziali di Polis.I servizi di Polis Cooperativa Sociale nell’ambito dalla disabilità, adesso, sono ripartiti, anche se non si sono mai veramente fermati del tutto neanche nel pieno dell’epidemia, continuando a lavorare alla progettazione e della gestione di servizi semi-residenziali, domiciliari e supporto scolastico per persone con disabilità.“La contrazione principale l’abbiamo subìta per quanto riguarda la scuola con la didattica a distanza – racconta Silvia Baldelli, responsabile servizi Disabili di Polis – I nostri operatori sono stati i primi a rimanere fuori, ma per poco perché poi in alcune scuole si è promossa la presenza in casa dell’educatore per i ragazzi con difficoltà. Il risultato è stato molto positivo e ha prodotto anche piacevoli sorprese. Abbiamo partecipato attivamente alla Dad e abbiamo ripensato il progetto Next spinti dall’utilizzo della tecnologia – dice ancora Baldelli – Non si è trattato solo di sostegno durante le ore di Dad o di aiuto compiti, ma anche di progetti innovativi come il laboratorio di teatro a distanza e di sviluppo delle autonomie”.Se in un primo momento le attività domiciliari hanno dovuto fermarsi, anche su richiesta delle famiglie degli utenti, con gli operatori che hanno vissuto difficoltà nel gestire servizi domiciliari con presidi di sicurezza e un notevole carico emotivo, Polis ha voluto “esserci per le persone – prosegue Baldelli – Portare avanti il servizio, nonostante tutte le difficoltà e le paure, ha significato essere presenti, non far sentire sole le persone e dare continuità a quanto fatto in precedenza”.Un impegno che è stato profuso anche nelle attività a distanza nei centri per l’autismo, dove la tecnologia ha aiutato a ripensare il servizio, creando nuovi modi di comunicazione e interazione, con i ragazzi che hanno dialogato nel gruppo whatsapp creato tra di loro. “Nel settore siamo ormai a pieno regime, sia per quanto riguarda il centro per l’autismo sia per il servizio diurno – dice ancora Baldelli – Tanto che su richiesta delle famiglie e desiderio degli utenti quest’anno ripartiremo anche con le uscite e i soggiorni.In tutto questo Polis si segnala anche per un progetto innovativo a Massa Martana. “Siamo stati i primi a utilizzare i fondi pubblici per il progetto ‘Dopo di noi’ – conclude Baldelli – A Massa Martana è stata avviata la sperimentazione dell’autonomia in appartamento, per sviluppare le capacità di gestione del quotidiano e consentire alle persone con disabilità e alle loro famiglie di vivere delle alternative alle realtà familiari e di sviluppare le proprie potenzialità”.