Non tutte le storie personali seguono la stessa traccia; così come non tutti i sentieri sono identici, ma portano ugualmente ad una meta.
Il parallelismo tra la vita delle persone, la montagna e la diversità è al centro di un’iniziativa dell’Unione montana dei Monti Azzurri e Polis cooperativa sociale, dal titolo “Non tutte le storie seguono una traccia. Riflessione sull’inclusione sociale”.
L’appuntamento è fissato per il 6 settembre alle ore 17 presso la chiesa di Sant’Eustachio a Belforte del Chienti, all’interno di un territorio sfavorito dalla conformazione geografica e dalla viabilità e dove Polis è presente con 22 soci della cooperativa impegnati con 40 utenti, tutti minori disabili, nel fornire assistenza scolastico e domiciliare. L’iniziativa sarà aperta da un breve prologo musicale con il Trio Conforti, al quale seguirà l’introduzione di Monia Batassa, pedagogista e referente esterna di Polis sul territorio.
Cristiano Schiavolini, educatore di comunità Polis, svolgerà la narrazione di quello che ha significato, nella società e nella scuola, la soppressione delle classi differenziate nel 1977 e l’ingresso degli alunni diversamente abili nelle classi comuni. Un racconto sulla difficoltà a seguire la narrazione scolastica quotidiana da parte di un alunno e quella del docente di rapportarsi con la nuova realtà.
Seguirà l’intervento di Elio Carfagna, preside e sociologo. L’analisi delle attività di Polis a favore di soggetti e popolazioni che si trovano a vivere in un territorio particolare, è affidata al presidente Gianfranco Piombaroli, mentre la conclusione della giornata sarà a cura del presidente dell’Unione dei Monti Azzurri Gianpiero Feliciotti.