Martina, Federica, Alessandra, Sebastiano, Svetlana e Nicolina sono giovani e con le idee chiare. Hanno percorsi di vita, competenze e studi diversi ma sono uniti da un importante progetto: in un periodo complesso come questo, dove lontananza e isolamento sono diventate condizioni sempre più diffuse, hanno deciso di mettersi in gioco per unire le proprie competenze ed impiegarle al servizio degli altri.
La psicologa Nicolina Caiafa, la mediatrice culturale Svetlana Babenko, la mediatrice familiare Alessandra De Feudis, l’assistente sociale Federica Della Botte e gli avvocati Sebastiano Pirisi e Martina Cicognola, sono i protagonisti del progetto In.S.T.R.A.D.A, ovvero Innovazione Sociale per la Tutela di Rete e l’Accessibilià dei Diritti del cittAdino, previsto nell’ambito delle azioni di welfare territoriale della regione Umbria e realizzato dall’azione congiunta di Polis Società Cooperativa, Cooperativa Sociale Nuova Dimensione e Cooperativa Sociale Perusia.
Le tre cooperative, dopo un’attenta analisi dei bisogni della cittadinanza, in particolar modo di quei cittadini che si trovano ad essere in una condizione di disagio o fragilità, hanno indetto una selezione al termine della quale sono stati individuati questi sei giovani professionisti che andranno ad offrire servizi di consulenza ed assistenza al cittadino in difficoltà in maniera del tutto gratuita.
I ragazzi sono e saranno affiancati da tutor di riferimento provenienti dalle cooperative che hanno trasmesso loro conoscenze pratiche e teoriche, ponendosi nello stesso momento come specchio e sostegno in un continuo interscambio, fino a gennaio 2022, data in cui l’Associazione In.S.T.R.A.D.A sarà pronta a camminare con le proprie gambe, diventando la fucina che aprirà la strada a sempre nuove progettazioni.
Un’equipe multidisciplinare quindi, in grado di poter offrire un supporto globale alla persona ed andare incontro alle innumerevoli esigenze del cittadino.
Esigenze che, come sottolinea Serena Covarelli, responsabile Polis del progetto, sono in continuo mutamento. Il progetto infatti era nato in seguito all’analisi dei bisogni antecedenti al Covid: “Con la pandemia ci siamo trovati di fronte ad esigenze che sono diverse rispetto a prima e ci siamo dovuti quindi rimodulare per andare incontro alle nuove problematiche che si sono generate. Abbiamo cercato di tramutare il problema in una risorsa, riadattando il progetto in base a ciò che succede, ai vari decreti e alle diverse ordinanze”.
Un lavoro in divenire ma che conserva lo spirito con il quale è nato: raggiungere ed andare incontro a quante più persone possibile.
Per farlo il progetto viaggerà su due strade: uno sportello fisso, già attivo a Ponte San Giovanni che vuole essere presidio multifunzionale e luogo d’incontro e un camper adibito ad ufficio che andrà a raggiungere tutte quelle persone che hanno difficoltà a spostarsi, arrivando anche nei piccoli centri poco serviti e soprattutto nei quartieri più svantaggiati e critici.
“Lavoreremo a stretto contatto con i servizi del territorio, enti o associazioni, e gli uffici della cittadinanza delle zone nelle quali ci muoveremo, che sono quelle di Perugia, della media valle del Tevere e del lago Trasimeno” prosegue Serena “che ci indicheranno di volta in volta i luoghi più scoperti ed i punti dove c’è più bisogno dell’unità di strada. Abbiamo anche molti stakeholder importanti che ci faranno da mediatori sul territorio anche se bisogna considerare che al momento moltissime associazioni sono completamente ferme da un anno”.
Per esempio, spiega la psicologa Nicolina Caiafa “nel mio caso, una volta ascoltata la persona e analizzati bisogni e problematiche presenti, sarò in grado di offrire un servizio di consulenza e orientamento anche interfacciandomi con i miei colleghi, suggerendo una consulenza legale laddove ce ne fosse bisogno o avvalendomi del contributo della mediatrice culturale nel caso sorgessero difficoltà nella comunicazione” sottolineando di come sia stato proprio questo carattere multidisciplinare a spingerla a partecipare alla selezione iniziale. “L’obiettivo di questa associazione è anche fare rete con le altre realtà del territorio, quindi in seguito al colloquio sarà nostra cura indirizzare la persona verso il servizio più adeguato alle sue esigenze”.
Un servizio di counseling completamente gratuito e un’équipe pronta a dare indicazioni a 360 gradi che andrà a lavorare con tutte le fasce della popolazione, dai minori agli anziani, mettendo sempre al centro la persona, ponendosi come punto di collegamento tra essa ed i servizi disponibili, come ad esempio la possibilità di avere consulenze legali gratuite, ai quali spesso le persone non hanno accesso per difficoltà nel reperire le informazioni, magari a causa di barriere linguistiche o culturali.
Oltre a questo, l’associazione offrirà servizi di mediazione culturale, familiare ed assistenza sociale, sostegno e aiuto nel superamento di situazioni discriminatorie.
Come ama sottolineare Nicolina “noi saremo lì, concretamente e gratuitamente proprio dove ce ne sarà più bisogno”.
L’unità di strada partirà tra aprile e maggio, mentre è già attivo lo sportello di Ponte San Giovanni in via dell’Allodola 7/9, dal lunedì al venerdì con orario 9.30/13.30 – 15.00/18.00.
Causa la necessità di ingressi contingentati al momento si riceve su appuntamento e si consiglia di telefonare allo 075 3880489.
Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/ass.instrada