Appuntamento con la dottoressa Martina Casali, logopedista, per giovedì 23 marzo alle ore 17 presso la struttura per l’infanzia di Magione
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MAGIONE – “Giocare insieme per parlare meglio: come stimolare il linguaggio e sostenerne lo sviluppo nella fascia 0-6”. È il tema della tavola rotonda sull’infanzia organizzata per giovedì 23 marzo, alle ore 17 presso l’asilo nido comunale “Paperino” di Magione e condotta dalla logopedista Martina Casali.
L’evento è organizzato dal coordinamento pedagogico della Rete Lilliput e Polis società cooperativa in qualità di ente gestore del servizio educativo, e sarà aperto a tutte le famiglie del territorio.
“Il nido deve essere luogo non solo di crescita dei bimbi iscritti ma anche di incontro e confronto tra le famiglie. Riteniamo fondamentale creare momenti di incontro tematici diversi durante l’anno con esperti qualificati dove anche i genitori possano avere un supporto – afferma Eleonora Maghini, assessore alle politiche scolastiche del Comune di Magione – Una collaborazione tra la famiglia e il nido contribuisce ad accompagnare la crescita di un bambino che spesso si presenta per i genitori come una esperienza difficile e piena di preoccupazioni soprattutto per quanto riguarda le scelte educative da seguire”.
Le scelte consapevoli dei genitori possono essere molto rilevanti anche per la promozione dello sviluppo del linguaggio, ricordando che, come scriveva nel 2011 Christakis, pediatra di fama internazionale, esprimendo un importante concetto: “se cambiamo l’inizio della storia, cambiamo tutta la storia”.
“È ormai dimostrato da numerose evidenze scientifiche, che i primi 1.000 giorni di vita rappresentano un periodo critico di massima opportunità per l’individuo, pertanto le esperienze precoci che un bambino vive in questo periodo condizioneranno il resto della sua esistenza – afferma la logopedista – Lo sviluppo tipico del linguaggio si verifica in due momenti fondamentali. La prima fase che va dagli 0 ai 12 mesi circa, viene definita come stadio prelinguistico. Successivamente, dopo l’anno, si sviluppa il vero e proprio linguaggio che si completa intorno ai quattro/sei anni. I genitori rappresentano una risorsa fondamentale per la promozione dello sviluppo del linguaggio”.
In quale modo possono diventare una risorsa in tal senso i genitori? “Possono, da un lato, attuare azioni precoci volte a proteggere lo sviluppo linguistico, e dall’altro possono prevenire o limitare eventuali ritardi o disturbi evitando abitudini viziate – dice Casali – Durante il periodo definito ‘stadio prelinguistico’ è importante proteggere lo sviluppo delle funzioni orali (suzione, deglutizione, masticazione, respirazione e articolazione del linguaggio). Eventuali ostacoli nella loro evoluzione possono portare conseguenze rilevanti sul successivo sviluppo linguistico. Tra le azioni più importanti volte a favorire uno sviluppo fisiologico-funzionale delle funzioni orali si individuano: l’allattamento al seno, l’alimentazione complementare a richiesta con introduzione di consistenze solido-morbide fin da subito e i lavaggi nasali. Risulta inoltre utile evitare o ridurre l’utilizzo di ciucci e biberon. Qualora vengano utilizzati è importante scegliere prodotti di buona qualità”.
Anche la lettura e l’ascolto della musica sono fondamentali. “In quest’epoca precocissima e preverbale anche l’esposizione alla lettura condivisa e le prime esperienze musicali sono fortemente raccomandate per influenzare positivamente lo sviluppo fisico, emotivo, cognitivo e sensoriale dei neonati – prosegue Casali – Dopo l’anno, solitamente cominciano le prime parole e il successivo sviluppo del vocabolario del bambino. I genitori possono fornire due opportunità di apprendimento molto efficaci: la lettura dialogica e il gioco condiviso. A differenza della lettura condivisa, la lettura dialogica prevede che l’adulto intraprenda una conversazione con il bambino in modo da renderlo partecipe con domande aperte ed espansioni delle sue produzioni verbali”.
Nel corso della tavola rotonda si parlerà anche di gioco, che “rappresenta una ‘cura educativa’ di notevole importanza. È fondamentale selezionare con consapevolezza i giocattoli e le tipologie di gioco da proporre – conclude la logopedista – Ai fini di promuovere il linguaggio, il gioco simbolico o di finzione ne rappresenta un importante motore. Risulta utile proporre sia oggetti di gioco realistici (set cucina, set nanna, set igiene personale, attrezzi, veicoli, animali) in modo da invitare il bambino ad un gioco di drammatizzazione delle proprie esperienze di vita quotidiana al fine di sviluppare il primo vocabolario e le prime abilità narrative; sia materiali destrutturati (blocchi, cestini, loose parts) per supportare la creatività del pensiero. Infine, ma non di minore importanza, risulta ormai noto che l’uso della televisione e delle tecnologie digitali proposte prima dei 30 mesi causa effetti negativi sullo sviluppo del bambino, pertanto occorrerebbe evitare o limitarne l’utilizzo”.
Il nido comunale “Paperino” è particolarmente attivo nella programmazione di incontri interattivi con le famiglie non solo dei bambini iscritti al servizio, ma di tutto il territorio di Magione. Nel novembre scorso gli istruttori del Centro di alta formazione Hands for life hanno condotto un corso di formazione di educazione sanitaria sulla disostruzione pediatrica; la psicologa Giada Cerquaglia ha condotto una tavola rotonda sul gioco e la tecnologia, come giocare con i propri figli, trascorrere del tempo di qualità con loro e gestire i tempi di utilizzo di tv, tablet e cellulare. È prevista per il mese di aprile una tavola rotonda condotta dalla dottoressa Alessandra Paglino, pediatra dell’associazione culturale pediatri Umbria sul tema del sostegno alla genitorialità.
“Ogni servizio educativo di qualità come l’asilo nido comunale ‘Paperino’ di Magione può e deve rappresentare uno spazio in cui poter supportare una genitorialità consapevole – afferma Robert Bonini coordinatore pedagogico Rete Lilliput Cooperativa Polis – La preziosa collaborazione di professionisti dell’infanzia come la logopedista Martina Casali permetterà la strutturazione di uno spazio di confronto e di condivisione sul tema della prevenzione dei disturbi evolutivi riferiti al linguaggio”.